IPSE DIXIT DEI POLITICI ITALIANI

Daniela Santanchè
Daniela Santanchè


"Berlusconi mi ha fatto diversi regali: braccialetti, collane e pensieri vari in occasione delle festività e dei miei compleanni. È un uomo generoso e attento alle persone, ce ne sono pochi come lui. Tra noi c'è ancora amicizia. Per una donna di destra questo è un valore molto importante, ma purtroppo Silvio ormai è caduto nel teatrino della politica". Sono una delle poche donne politiche italiane che non è strumento del maschio. Sono libera e indipendente nel pensiero. Anzi, credo che sia più capace io a usare Berlusconi che il contrario."
Intervista a Klaus Davi. 29 febbraio 2008
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"Silvio Berlusconi non ha rispetto per le donne, lo dimostra la sua vita giorno dopo giorno. Ha detto a quella ragazza precaria di sposare un miliardario: non è questa la soluzione del precariato. Il voto a Silvio Berlusconi è il voto più inutile che le donne possano dare
Vorrei fare un appello a tutte le donne italiane. Non date il voto a Silvio Berlusconi, perché Silvio Berlusconi ci vede solo orizzontali, non ci vede mai verticali. " Corriere della Sera del 26 marzo 2008
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"Berlusconi è ossessionato da me. Tanto non gliela do". Corriere della Sera del 9 Aprile 2008

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"Lei deve rimangiarsi delle verità che sono delle falsità che ha appena detto." Anno Zero del 20 gennaio 2011

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Sandro Bondi

Sandro Bondi

"Io conosco Silvio Berlusconi da quasi vent'anni, ho lavorato con lui nella vita privata, gli sono stato accanto nella vita politica, credo di conoscerlo bene. È una persona, come tutti gli italiani hanno ormai compreso, che ama la vita, è una persona generosa, è una persona che rispetta tutti: questo è il Silvio Berlusconi che io conosco, io posso testimoniare su questo, e questo è il Silvio Berlusconi persona che conoscono gli italiani. Questo dovrebbe bastare." (da Ballarò, Rai Tre, 26 maggio 2009)

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Ogni giorno sono stupefatto dalla determinazione, dal coraggio e dalla forza morale che il Presidente del Consiglio esprime di fronte a quello che di sconcertante accade da quasi 20 anni in questo sventurato Paese. Dobbiamo sapere tutti che senza di lui, senza la testimonianza quasi eroica e certamente commovente che offre al servizio della libertà, della democrazia e dello sviluppo dell'Italia, saremmo tutti privati della possibilità di guardare al futuro con un minimo di speranza. (citato in Lodo Alfano: Bondi, senza Berlusconi non c'è speranzala Repubblica, 7 ottobre 2009)

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"Per capire il provincialismo bilioso di certa stampa italiana basta leggere il commento di Enzo Biagi pubblicato oggi sulla rivista Sette sul viaggio negli Usa del nostro Presidente del Consiglio. In più nel caso di Biagi c'è un'odiosa incapacità di comprendere tutto ciò che di grande, di nobile, di lungimirante, di politicamente importante e di umano, sì di umano c'è nelle azioni di Silvio Berlusconi anche e soprattutto in politica estera. È un peccato disperdere quella saggia serenità di giudizio che dovrebbe essere propria di chi ha una lunga esperienza". (da Ansa, 31 luglio 2003; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – Il delitto Biagi/4la Repubblica, 15 novembre 2007)

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Il presidente del Consiglio ha già risposto: i rapporti con quella giovane ragazza( Noemi Letizia) sono stati basati sulla purezza, sulla correttezza. Questa è l'unica risposta che Silvio Berlusconi doveva dare e ha dato. (da Ballarò, Rai Tre, 26 maggio 2009)

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Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi


"Sono editore de Il Giornale da molti anni e ne ho rispettato l'indipendenza, non usandolo mai – così come non ho usato le reti Tv – per portare avanti iniziative nell'interesse della Fininvest". (citato in Berlusconi spiega perché può rinunciare a Repubblicala Repubblica, 4 aprile 1990)

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"Sono indignato, è vero, perché il mio senso di giustizia è ferito. In tre settori importanti, calcio, televisioni ed editoria, accadono cose ingiuste ai miei danni.  La congiuntura politica cerca di spuntarmi le ali. Non parlo di macchinazioni, ma c'è un disegno preciso, dietro la decisione di ridimensionare me e il mio gruppo, di punirci". (citato in Berlusconi, la rabbia e il rancorela Repubblica, 24 aprile 1990)

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Scende in campo l'Italia che lavora contro quella che chiacchiera. L'Italia che produce contro che quella spreca. L'Italia che risparmia contro quella che ruba. L'Italia della gente contro quella dei vecchi partiti. Forza Italia per costruire insieme il nuovo miracolo italiano. (citato in Berlusconi: mi batto perché è rinato il PCIIl Corriere della sera, 29 gennaio 1994)

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"Sono pronto a vendere le mie aziende, ad andare anche oltre il blind trust americano. Questa storia delle riserve personali su di me è diventata una barzelletta. Ho già detto che distinguerò con nettezza adamantina il mio ruolo di imprenditore, che peraltro è già alle mie spalle, e quello di leader politico. Ho messo fatti che pesano come macigni a suffragare questo impegno, dalle dimissioni dalle cariche sociali del mio gruppo al progetto di un blind trust e di dismissioni di attività economiche: la mia non è dunque 'parola di re', non è una promessa d'onore, ma una scelta di fatto. Tutta la campagna sul Signor Tv che si mangia il Paese per i suoi interessi è naufragata nel ridicolo di una sconfitta campale nelle urne". (da Ansa, 7 aprile 1994)

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"Fidatevi di me. Lasciatemi lavorare e vedrete che i risultati arriveranno". (da L'espresso, 7 ottobre 1994; citato in Marco Travaglio, Carta Canta - Piano Decennale, 16 maggio 2005)

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"Emilio Fede? Prima ero critico, ma adesso comincio ad apprezzarlo. È un baluardo per la democrazia e per l'informazione". (da la Repubblica, 4 gennaio 1995)

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"Dire che io utilizzo la mia posizione di leader politico per interessi personali è negare il disinteresse e la generosità che mi appartengono". (da La Stampa, 15 dicembre 1995)

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"Credo che l'Italia non possa ac­cettare di dare al mondo l'im­magine di chi butta a mare qualcuno che fugge da un Pae­se vicino, temendo per la sua vita, cercando salvezza e scam­po in un paese che ritiene ami­co. Il nostro dovere è quello di dare temporaneo accoglimen­to a chi si trova in queste condi­zioni" (Aprile 1997; citato da Gian Antonio Stella, Quando il premier disse: «Quelle navi non vanno fermate», Il Corriere della Sera

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"Ho dichiarato pubblicamente, nella mia qualità di leader politico responsabile quindi di fronte agli elettori, che di questa All Iberian non conoscevo neppure l'esistenza" (Ansa, 23 novembre 1999)

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"Ed Enea diede luogo a una dinastia da cui nacquero Romolo e Remolo". (Vertice Nato di Pratica di Mare del 28 maggio 2000)

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"Non c'è nessuno sulla scena mondiale che può pretendere di confrontarsi con me, nessuno dei protagonisti della politica che ha il mio passato, che ha la storia che ho io. Da un punto di vista personale se c'è qualcuno che ha una posizione di vantaggio questo qualcuno sono io. Quando mi siedo a fianco di questo o quel premier o capo di stato, c'è sempre qualcuno che vuole dimostrare di essere il più bravo, e questo qualcuno non sono io. La mia bravura è fuori discussione. La mia sostanza umana, la mia storia, gli altri se la sognano". (ANSA, 7 marzo 2001)

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"Dimostrerò nero su bianco di essere eticamente superiore agli altri protagonisti della politica europea". (ANSA, 11 gennaio 2002)


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"Mi sta venendo un complesso di superiorità tanto che dico: "Meno male che ci sono io". Non so un altro che cosa avrebbe fatto. Nessuno avrebbe potuto fare meglio di quello che abbiamo fatto noi". (Roma, presentazione del libro La grande muraglia di Bruno Vespa, Adnkronos, 3 dicembre 2002)

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"Questi giudici sono doppiamente matti! Per prima cosa, perché lo sono politicamente, e secondo sono matti comunque. Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana". (citato in la Repubblica, 5 settembre 2003)

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"Ricordo, come ha detto il sindaco di Catania Scapagnini, che sono immortale".(La Repubblica, 9 marzo 2004)

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"Non ho mai fatto affari con la politica, anzi ci ho perso e basta". (dal Corriere della sera, 6 gennaio 2006)

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"Su Napoleone ovviamente scherzavo: io sono il Gesù Cristo della politica, una vittima, paziente, sopporto tutto, mi sacrifico per tutti". (da ANSA,  12 febbraio 2006)

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"Era tardi, mi era passato il sonno e in tv c'erano solo film preistorici. Ho fatto zapping in tv e sono finito su un canale dove si vedevano delle signorine che invitavano a telefonare. Ho voluto tastare il polso della situazione: 'Mi consenta, signorina, ma lei il 9 e 10 aprile per chi voterà?'. Sette su nove hanno detto Berlusconi". (da Libero, 2 aprile 2006).

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"Avete un governo che per la prima volta è retto da un imprenditore e da una squadra di ministri che sembrano membri di un Cda per la loro efficienza". (da Ansa, 21 maggio 2009)

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"Gheddafi è una persona intelligentissima, altrimenti non sarebbe al potere da 40 anni". (12 giugno 2009)

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"Da quando mi sono separato da Veronica, ma non avrei mai voluto dirlo per non esporla mediaticamente, ho avuto uno stabile rapporto di affetto con una persona. Questa stessa persona che ovviamente era assai spesso con me, anche in quelle serate e che certo non avrebbe consentito che accadessero a cena, o nei dopo cena, quegli assurdi fatti che certi giornali hanno ipotizzato". (Berlusconi: «Mai pagato le donne. Dopo Veronica ho una relazione stabile», Corriere della Sera, 16 gennaio 2011


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Credo che nessuno possa governare meglio di me. La sinistra mi invidia il “bunga bunga” cioè il mio modo di vivere. Quando sono entrato alla Camera mi hanno accolto dicendo “bunba bunga” che vuol dire andiamo a divertirci, a ballare, a berci qualcosa. Anche la sinistra è stata conquistata da questo mio modo di vivere. (25 febbraio 2011, citato in Berlusconi: la sinistra invidiosa vuole partecipare al bunga bungail Messaggero, 25 febbraio 2011)