mercoledì 6 marzo 2013

Il Valore di Beppe Grillo e le conseguenze della sua testardaggine.

Uno dei parametri utili per capire cosa oggi rappresenta la discesa in politica di Grillo è l'esatta quantificazione dei danni politici che quasi vent'anni di berlusconismo hanno causato ai figli d'Italia. Qui non si vuol affatto asserire che la vecchia nomenclatura politica fuori dal PDL sia stata magnanima o efficiente. Giammai. Forse la pietosa inattività a trecentosessanta gradi di Bersani, Veltroni e più ancora dell'amichetto di Silvio Massimo D'Alema ha causato danni almeno uguali a quelli fatti dall'uomo di Arcore. Ma v'è da fare una necessaria differenza. Berlusconi ha un potere finanziario incredibile, smisurato, che da solo ,a volte, funge da fondo di riserva che ammortizza le sue malefatte politiche. Quanto a dire che per abbatterlo politicamente è necessaria una forza d'urto almeno quadrupla rispetto a quella necessaria per mettere all'angolo un Bersani o un Monti. E' risorto dopo una campagna elettorale che lo vedeva ai minimi da quando era entrato in politica. E' vero che lo ha fatto grazie alle favole sull'IMU e sull'Irap ma è pur vero che gli italiani, oggi come non mai, sono facilmente inclini a credere alle storielle. Ma il rischio di vederlo crescere sempre più nei consensi è ora più che mai effettivo.Sarebbe stato interessante, non auspicabile, che il PDL avesse avuto la maggioranza alla Camera per vedere la quantità di proclami vittoriosi e la immediata capacità di ottenere passaggi di casacca al Senato per ottenere la maggioranza anche alla seconda Camera. Ci sarebbe stato da scommettere. Ecco quindi come si può spiegare che il Genovese è l'unica speranza per evitare che nuove Minetti&Ruby monopolizzino la scena nazionale nei prossimi anni. Ora tutto è nelle sue mani. Le strategie che appaiono oggi tracciate della teste d'uovo grilline potrebbero rivelarsi un boomerang. Far alleare PDL/PD per un governo transitorio per poi andare a  nuove elezioni ( con quale legge elettorale??) non dà assolutamente nessuna garanzia al M5S di avere la maggioranza per governare.La tornata elettorale passata è una occasione di platino per il cittadino italiano ma lo è anche per Grillo.Viene in mente in quest'occasione il paradosso dell'asino di Buridano. Grillo , come l'asino, potrebbe rimanere privo di consensi se continuasse nella stoica linea politica attuale. 
Dino Levita

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo non ci sia storia. Non avremo un governo. E saranno caxxi nostri.

Anna ha detto...

Grillo continua a deludermi. Sembra impazzito.

Anonimo ha detto...

Vuole tutto il comico....

Anonimo ha detto...

Basta Berlusconiiiiiiiiiii!

Anonimo ha detto...

ma perché il PD non appoggia un governo del movimento 5 stelle?