giovedì 18 aprile 2013

Onore a Grillo. Aveva ragione. Bersani e Berlusconi sempre alleati sotto banco. Ora elezioni per mandarli a casa.

Facciamo atto di dolore. Ci eravamo sbagliati a mal giudicare Grillo. Le porcate successe oggi nell'elezione del Presidente della Repubblica hanno messo in rilievo cosa è Bersani. Incredibilmente ha avuto il coraggio di cercare un accordo con i berlusconiani. Queste cose possono succedere solo in Italia. Tutto il nostro affetto ai Vendoliani che si sono rifiutati di votare il candidato di B&B.Presto un nuovo articolo.
Dino Levita

mercoledì 27 marzo 2013

La premiata ditta Berlusconi&Grillo affosserà la Nazione. Ultimo atto.

Oggi si è consumato l'ultimo atto della premiata ditta Berlusconi&Grillo: si va alle elezioni in maniera spedita
Uno dei duo Berlusconi&Grillo
e il Mago di Arcore nella prossima campagna elettorale uscirà dal cilindro altri fantomatici rimborsi dopo l'IMU, l'Irap e i Ponti vari. Ma il quesito è: esisterà ancora la Nazione come la conosciamo ora dopo che la crisi di governo darà il via libera ai dracula internazionali capitanati dalla nazione liberale per antonomasia ( leggi USA) per succhiare il sangue ai poveri italiani? Questo è molto più che un semplice dubbio. Dice Grillo di Bersani " è uno dei padri puttanieri che ci prendono per il culo". Siamo ansiosi di sapere come ci prenderà per il culo l'arcoriano dopo che alle prossime elezioni avrà la maggioranza per governare. Rompo, distruggo, elimino, rado al suolo. Questa è la via maestra di Grillo. Ma costruire no.Costruire è difficile. Quanto a dire che se faccio qualcosa posso sbagliare ma se non faccio nulla non sbaglio sicuramente. Grillo l'accidioso. Merita più rispetto un Battiato, che seppur sbagliando nei modi, ha detto una cosa che 9 italiani su dieci pensano, che un Grillo che non ne vuol sapere di aiutare i figli d'Italia. Oggi, in una maniera molto artigianale, abbiamo fatto un piccolo sondaggio sulle intenzioni di voto alle probabili future elezioni tra chi ha votato Grillo. Orbene più della metà non gli ridarà la fiducia . Dicemmo già tempo fa che il principale alleato di Berlusconi fosse proprio Grillo. I fatti ora ci danno ragione. Lo sfacelo è alle porte. Il prezzo da pagare per mandare a casa i vecchi partiti, caro Grillo, è quello di condannare i lavoratori e i disoccupati alla fame nera. Farai lo Tsunami ma non ci sarà più nulla su cui costruire. Le future generazioni ti additeranno come il principale responsabile di quello che accadrà ed il tuo amichetto arcoriano, ancora una volta, se la vedrà franca. Complimenti.
Dino Levita

domenica 24 marzo 2013

Mussolini.

Eccola alla manifestazione dell'uomo di Arcore. I bene informati dicono che nell'aldilà il nonno sia un pochetto arrabbiato.

giovedì 21 marzo 2013

Crocetta ed il M5S Sicilia aboliscono le province


(AGI) - Palermo, 20 mar. - Regge all'Assemblea regionale siciliana la maggioranza Crocetta e tiene l'asse tra il presidente della Regione e il Movimento cinque stelle: in questo modo il ddl governativo sull'abolizione delle province vola verso l'approvazione finale attesa per oggi. La svolta con il via libera al maxiemendamento concordato lunedi' dalla coalizione, che prevede che entro il prossimo 31 dicembre sia approvata una legge che definisca il modello di Consorzi di comuni in sostituzione delle Province, con elezioni di secondo livello. "Questo passaggio storico e' il frutto del lavoro del Movimento cinque stelle", ha rivendicato il capogruppo grillino Giancarlo Cancelleri. Secca la replica del governatore: "Nessuno di noi avrebbe mai scommesso un euro che l'Ars avrebbe mai accettato l'abolizione delle Province. I grillini hanno sicuramente compartecipato a un processo che rientrava nel mio e nel loro programma elettorale ma la maggioranza ce l'avrebbe fatta anche soltanto con le sue forze", ha detto il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, parlando con i giornalisti a palazzo d'Orleans, dopo l'approvazione ieri del maxiemendamento della maggioranza per l'abolizione delle Province.
"Anche se si fossero astenuti il ddl sarebbe passato - ha proseguito - non mi piace che si dica sia una legge dei grillini visto che il governo l'ha presentata e la maggioranza ha risposto alla grande. Se l'avessero voluta solo i grillini sarebbe finita al macero". Rosario Crocetta sottolinea poi che e' "la prima tappa di una rivoluzione importante e sulla quale la maggioranza si e' ritrovata compatta piu' che mai con un sostegno concreto sulle riforme". "C'e' una volonta' riformista che vede un centrosinistra e una coalizione compatta. E i grillini stanno dando un sostegno sulle riforme concreto. Non giudicare questa una vittoria del governo non mi sembra giusto.

domenica 17 marzo 2013

Attento Grillo. Stai per iniziare la tua discesa agli inferi politici.


 Bersani ha giocato le sue carte. Forse ha vinto. Ha vinto perchè con la candidatura di Piero Grasso alla presidenza del Senato ha di fatto iniziato le danze per dare la genìa alle spaccature all'interno del M5S. E Grillo ha abboccato. La base del Movimento è in subbuglio. Si è già avuto modo di dire che la posizione di intransigenza di Grillo per la formazione di un Governo con il PD potrebbe avere come conseguenza la perdita di consensi verso il M5S. Avevamo ragione. Berlusconi  è lì che aspetta fiducioso. Solo Grillo è in grado di farlo resuscitare in maniera definitiva. Andare alle elezioni a breve significherebbe determinare un recupero di consensi per il PDL con tutte le conseguenze del caso. La reazione "isterica" di chiedere le dimissioni dei Senatori che hanno votato per Grasso è un chiaro segno di debolezza per l'ex comico genovese. E i vari Cicchitto, Lupi , Verdini che sono sicuramente dei volponi della politica stanno a guardare interessatissimi. Le dichiarazioni del Senatore a cinque stelle Vacciano ( "pronto a dimettermi per aver votato Grasso") sono un campanello d'allarme serio per la tenuta di tutto il Movimento. E la base si ribella. Se oggi si andasse a votare siamo pronti a scommettere che quel 25% di consensi si abbasserebbe di tanto. Beppe Grillo: a te la decisione. Vuoi cominciare a trasformare in fatti i tuoi proclami o vuoi far ritornare in auge la vecchia politica che tanti danni ha fatto? La Nazione ora ti guarda con sospetto.
Dino Levita

sabato 16 marzo 2013

Sarà Piero Grasso il Presidente del Senato. M5S ha dato il suo assenso.

Schifani e Grasso. Secondo indiscrezioni sarà Grasso a spuntarla in quando il M5S ( ci saranno dei voti M5S determinanti) ha dato il suo assenso in una ottica di accordo futuro contro Berlusconi. Sembra che la situazione di stallo sia stata sbloccata da un intervento del Presidente della Repubblica. Sembra inoltre che all'interno del PDL stiano iniziando dei piccoli focolai antiBerlusconi specialmente tra di deputati e senatori vicini alla destra ex AN. I voti difformi di alcuni Grillini su Grasso saranno giustificati come " piena libertà di espressione degli eletti al M5S".

venerdì 15 marzo 2013

Giovanna Mangili (M5S) si è dimessa. Il marito " polemiche interne"


DIMISSIONI MANGILI (M5S) per « motivi personali » ? no, per polemiche interne….
Marito Mangili: "Dimessa per polemiche interne"
"Alle accuse di inciuci, presunte impossibili ridicole cordate e parentopoli brianzole abbiamo deciso di rispondere con un gesto forte e chiaro: le dimissioni da senatrice di mia moglie Giovanna Mangili": è il marito della senatrice M5S dimissionaria a parlare, Walter Mio, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Cesano Maderno (Monza). Il passo indietro, spiega, è dovuto alle polemiche di alcuni attivisti del movimento che avevano parlato di 'cordate' per farla eleggere, dirottando su di lei i voti degli elettori di Monza-Brianza nonostante Mangili fosse militante del movimento solo dall'ottobre 2012. Da qui la decisione, spiega Mio, della moglie di lasciare "per ridare dignità ad una persona che ha sopportato in silenzio attacchi e per non danneggiare un Movimento che ha sempre sostenuto e che sempre sosterrà". (repubblica, liveblog apertura camere)

martedì 12 marzo 2013

Lo statuto del Movimento 5 Stelle.....

Va letto....più volte.

ARS. i Grillini restituiscono a Febbraio 77 mila euro.

Il gruppo 5 Stelle all'Assemblea Regionale Siciliana

Cresce il fondo per le imprese, ma oltre ai 5 Stelle nessuno lo alimenta.
Anche lo stipendio di febbraio dei deputati del Movimento Cinque Stelle, come promesso in campagna elettorale, è tornato in gran parte nelle casse dell'Ars. Ognuno dei quindici parlamentari M5S ha trattenuto soltanto 2500 euro, più i rimborsi spese (documentati).
Nelle casse di palazzo dei Normanni in questi giorni sono rientrati 76.673 euro. A questa somma vanno aggiunti circa 62000 euro che sarebbero entrati a gennaio nelle tasche dei deputati se non vi avessero rinunciato a monte, e cioè le varie indennità di carica (totale 6638 euro), il rimborso per il trasporto su gomma (7000 euro circa) e quello per l'esercizio dell'attività parlamentare (47.700 euro).
Cresce pertanto il fondo destinato alle microimprese, che sfiora quota 280 mila euro (276,173 euro per la precisione). I quasi 77 mila euro restituiti in questi giorni dai deputati sono infatti “parcheggiati” nel conto corrente generale dell’Ars e confluiranno successivamente alla Regione, quando sarà approvata la legge di stabilità, per finanziare un progetto di microcredito destinato alle piccoleimprese
“A fine anno - commenta il capogruppo del Movimento, Giancarlo Cancelleri - si arriverà a sfiorare quota un milione di euro. E questa somma potrebbe anche essere maggiore, se a questo fondo confluiranno versamenti di altri politici, che finora, purtroppo, devo dirlo con grande amarezza, non sonoarrivati”.
I deputati dell’Ars, comunque, potrebbero essere costretti a rinunciare “per legge” a parte dei loro emolumenti. Il Movimento Cinque Stelle, infatti, attende che approdi in Aula il disegno di legge n. 97, presentato il 31 dicembre scorso, per la riduzione dei costi della politica, che prevede retribuzioni di 5000 euro lorde a deputato, più un budget per le spese da rendicontare

sabato 9 marzo 2013

Berlusconi e le tasse. Tutte le promesse non mantenute.

1994, Silvio Berlusconi scende in campo, la Riforma Fiscale è una priorità assoluta: "Noi vogliamo un’Italia con meno tasse e meno burocrazia ... la gente è stanca della vessazione fiscale!".


1995, Tremonti spiega la sua Riforma Fiscale: 


1999, è il periodo della No Tax Area berlusconiana: 


2000


2001, Berlusconi ritorna al governo: 


2002:

mercoledì 6 marzo 2013

Il Valore di Beppe Grillo e le conseguenze della sua testardaggine.

Uno dei parametri utili per capire cosa oggi rappresenta la discesa in politica di Grillo è l'esatta quantificazione dei danni politici che quasi vent'anni di berlusconismo hanno causato ai figli d'Italia. Qui non si vuol affatto asserire che la vecchia nomenclatura politica fuori dal PDL sia stata magnanima o efficiente. Giammai. Forse la pietosa inattività a trecentosessanta gradi di Bersani, Veltroni e più ancora dell'amichetto di Silvio Massimo D'Alema ha causato danni almeno uguali a quelli fatti dall'uomo di Arcore. Ma v'è da fare una necessaria differenza. Berlusconi ha un potere finanziario incredibile, smisurato, che da solo ,a volte, funge da fondo di riserva che ammortizza le sue malefatte politiche. Quanto a dire che per abbatterlo politicamente è necessaria una forza d'urto almeno quadrupla rispetto a quella necessaria per mettere all'angolo un Bersani o un Monti. E' risorto dopo una campagna elettorale che lo vedeva ai minimi da quando era entrato in politica. E' vero che lo ha fatto grazie alle favole sull'IMU e sull'Irap ma è pur vero che gli italiani, oggi come non mai, sono facilmente inclini a credere alle storielle. Ma il rischio di vederlo crescere sempre più nei consensi è ora più che mai effettivo.Sarebbe stato interessante, non auspicabile, che il PDL avesse avuto la maggioranza alla Camera per vedere la quantità di proclami vittoriosi e la immediata capacità di ottenere passaggi di casacca al Senato per ottenere la maggioranza anche alla seconda Camera. Ci sarebbe stato da scommettere. Ecco quindi come si può spiegare che il Genovese è l'unica speranza per evitare che nuove Minetti&Ruby monopolizzino la scena nazionale nei prossimi anni. Ora tutto è nelle sue mani. Le strategie che appaiono oggi tracciate della teste d'uovo grilline potrebbero rivelarsi un boomerang. Far alleare PDL/PD per un governo transitorio per poi andare a  nuove elezioni ( con quale legge elettorale??) non dà assolutamente nessuna garanzia al M5S di avere la maggioranza per governare.La tornata elettorale passata è una occasione di platino per il cittadino italiano ma lo è anche per Grillo.Viene in mente in quest'occasione il paradosso dell'asino di Buridano. Grillo , come l'asino, potrebbe rimanere privo di consensi se continuasse nella stoica linea politica attuale. 
Dino Levita

sabato 2 marzo 2013

Ecco l'Italia.


Appello agli eletti del Movimento 5 Stelle. Malgrado Grillo.

E' questo un appello accorato. E' questo un appello che nasce dalla esigenza di evitare un baratro che si sta aprendo. Beppe Grillo ha grandi meriti. Puo' essere considerato il maggiore rivoluzionario che la storia italiana dal dopoguerra ad oggi possa annoverare. Ma ora è il momento di costruire.Si è già avuto modo di evidenziare come il pericolo di fortificare la vecchia politica è dietro l'angolo. Un accordo PD/PDL riporterà le lancette della politica di almeno venticinque anni. Allora i figli d'Italia vedranno ancor di più lo spettro della fame. La Nazione si sfalderà, torneranno di moda gli Scilipoti e i Polidori, ci saranno nuove Minetti e gli operai , i cassaintegrati, i disoccupati e i poveri faranno la conoscenza delle fiamme dell'inferno in terra. I milioni di elettori che vi hanno dato la loro preferenza lo hanno fatto con la speranza che mettiate in pratica quello che da sempre vi prefiggete: la RIVOLUZIONE. Ma ogni azione rivoluzionaria passa dall'azione e non dall'inerzia. E' in gioco la sopravvivenza della Patria e la vostra stessa sussistenza politica. Si è già detto che voi siete al contempo estremisti di destra ed estremisti di sinistra. Avete quello che serve oggi.Ma stare staticamente all'opposizione di quello che volete combattere significa andare alla guerra senza armi. Sarete distrutti. Il Pd, con o senza Bersani, è oggi il male minore. Ve lo dice uno di destra. La DESTRA quella vera e non quella di Berlusconi/Scilipoti. Il popolo italiano ha bisogno di un Governo. E questo Governo non può prescindere da voi. Voi siete l'essenza stessa della rivoluzione. Una mannaia che DEVE scagliarsi contro almeno venti anni di mala politica, di distruzione di una Nazione famosa nel mondo per aver dato i Natali ai maggiori uomini di cultura del Globo e che ora è nota solo per il malaffare.Voi avete in mano gli strumenti, l'occasione ed il momento storico per fare quello che va fatto. Sarete responsabili di questo e , credetemi, la gente vi volterà le spalle se continuate ad essere inattivi. Che Iddio vi illumini.
Dino Levita

giovedì 28 febbraio 2013

La fame di potere di un rivoluzionario e le sorti di un Popolo. Grillo e le Cavallette.

Un noto politico italiano
E' di queste ore l'annuncio dell'ennesimo procedimento giudiziario ai danni di Berlusconi. E' di queste ore la morte di una possibile via per un Governo senza Berlusconi. E' sempre l'ora, verrebbe da dire, in cui questa martoriata Nazione tiri per sempre le cuoia. Cosa c'è all'orizzonte degli italiani? C'è incertezza, c'è buio, c'è il disfacimento di anni di rigore e sacrifici numerabili con l'incredibile numero di fardelli fiscali pagati. Dice giustamente Ezio  Mauro " chi si assume la responsabilità di non dire che il Paese non può avere un Governo ora"? Già. Chi avrà la responsabilità dello sfacelo che si va sempre più delineando? Il Presidente della Repubblica, ne siamo certi, farà le umane e divine cose per dare un Governo RIVOLUZIONARIO  a questo Paese ma da solo non puo' riuscirci.I rivoluzionari, che in questo momento si chiamano CAVALLETTE, hanno un forte conflitto emotivo. Non sanno decidere se smettere il vestito del picconatore e vestire la divisa di governanti o continuare nei proclami a viva voce. Ma c'è un piccolo problema. Presto i proclami saranno solo delle voci nel nulla , saranno solo delle isolate esternazioni che faranno eco su un tappeto di rovine. Queste rovine si estenderanno da Pantelleria fino a Campione d'Italia. Allora non solo un insignificante "barbaro" potrà sfottere gli elettori discendenti dall'Antica Roma dei Cesari per aver eletto due "Clown" ma tutto il mondo potrà guardare all'Italica Patria come un drammatico esempio di fallimento. Di chi la colpa? Degli elettori che erano convinti di andare alle Poste per ritirare i soldi dell'IMU? O di quello convinti che nel giro di due mesi avrebbero visto il Ponte sullo Stretto luccicante e splendido? O ancora di chi, potendo, non vuole iniziare a prendere in mano le redine della Nave  per evitare che affondi? Gli italiani soffrono. Ma soffriranno ancor di più le pene dell'inferno. Che gli illustri Italiani del passato proteggano la Patria.
Dino Levita

mercoledì 27 febbraio 2013

Grillo ci farà tornare alle urne. Berlusconi ringrazia. Soros pure.

Lo definiva "psiconano". Ora sembra essere il suo miglior alleato. Berlusconi, dicono i bene informati, sta in queste ore tifando per Grillo. L'uomo di Arcore sa benissimo che una alleanza, anche solo discontinua, tra il M5S e il PD sarebbe la sua fine politica e quindi sta cercando di metter benzina sul fuoco delle scaramucce di queste ore tra il genovese e Bersani. Napolitano le proverà tutte per formare il Governo e tutti sanno che una crisi politica della neonata legislatura significherà il tracollo definitivo della Nazione. Se Grillo continuerà su queste posizioni allora lo spauracchio di un governo PD/PDL si farà sempre più realistico come unica soluzione al baratro. E l'arcoriano non aspetta altro. In un esecutivo bicolore siffatto l'ancien regìme  della politica si rafforzerà e il Movimento 5 Stelle sarà ridotto ad un esiguo numero di oppositori il cui peso specifico sarà pari allo zero. Allora, in questa drammatica evenienza, Berlusconi rifonderà dalle basi la sua rete di trascinatori delle masse al grido di "rimborseremo l'IMU" e " faremo il Ponte sullo Stretto" senza che ovviamente potrà fare nessuna delle due cose. Nel frattempo la legge sul conflitto di interesse morirà prima di vedere la luce e lui potrà ancor di più consolidare il suo potere mediatico. Bersani e tutto il PD avranno un ruolo di secondo piano, in ispecie nella considerazione che già le lotte intestine al PD vogliono lo smacchiatore fuori dai giochi per aver "non vinto" le elezioni. In questo lasso di tempo, i succhiatori di sangue umano che si incarnano negli speculatori internazionali avranno i loro lauti guadagni stando alla finestra e schiacciando un tasto nei loro aurei terminali informatici.Incredibilmente, Grillo avrà la responsabilità della disfatta dello Stato ancor più della massa di vecchi politici che hanno bombardato le fondamenta della Patria dai tempi del CAF ad oggi.Oggi sul blog del genovese si legge " Bersani morto che parla". Ma il sottotitolo è " Berlusconi è Lazzaro". E questo potrebbe avversarsi grazie a te , Beppe Grillo.
Dino Levita